Cari amici di Elegance Moda, la nostra bravissima estetista Tiziana ci parla della couperose. I suoi riferimenti sono:
TIZIANA ALESSANDRA PERILLI
CELLULARE: 3494109044
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tizianaperilli@mail.com
Care lettrici, l’ argomento di questo mese nasce da una domanda che mi è stata posta da una mia cara amica. Proprio in seguito a questa domanda ho pensato di approfondire le mie conoscenze sulla couperose e condividerle in questa rubrica.
La couperose è un inestetismo che si presenta con la formazione di chiazze rossastre dovute alla dilatazione dei vasi capillari più superficiali. Compare prevalentemente sul volto, in particolare a livello di guance, ali del naso e mento, ma può anche estendersi a collo e décolleté.
Secondo alcuni studi, ne sono colpite 6 donne su 10, in particolare tra i 25 e i 50 anni; colpisce anche il 20% degli uomini.
Ne soffre chi ha la pelle molto chiara, sottile e particolarmente sensibile (come ad es. le popolazioni nordiche). Ma anche le donne in menopausa spesso ne sono afflitte perché gli sbalzi ormonali modificano il tono delle pareti dei capillari e la pelle tende ad inaridirsi e ad assottigliarsi.
La couperose è lo stadio finale di una condizione che da transitoria diventa cronica. Sono due gli stadi evolutivi che precedono la comparsa della couperose vera e propria.
Il primo stadio è l’ eritema, un rossore temporaneo che compare in particolare sulle guance; la pelle è calda a causa della dilatazione dei capillari con un conseguente maggior afflusso di sangue.
Il secondo stadio è l’ eritrosi: in questo caso il rossore diventa permanente e la pelle si presenta oltre che calda, tesa e con pori dilatati. I capillari sono ormai dilatati in modo permanente, hanno perso la loro elasticità e si ramificano assumendo il tipico aspetto detto “ ad ali di farfalla “.
È molto importante non sottovalutare questo disturbo perché può evolversi in rosacea, vera e propria malattia. Essa si manifesta sul viso con papule e pustole a causa dell’ infiammazione dei follicoli piliferi.
Sono noti i fattori che contribuiscono alla comparsa della couperose: l’ ereditarietà innanzitutto e su questa si innestano altri fattori, sia interni che esterni che possono aggravare questa condizione.
Fra i fattori interni ci sono le disfunzioni digestive ed epatiche. Questo quadro si aggrava se la persona fuma e fa abuso di alcol. Questi comportamenti sono responsabili della messa in circolo di numerose tossine che incidono negativamente sulla salute dei capillari.
È anche consigliabile limitare l’ assunzione di bevande come the’ e caffè, ricche di sostanze vasodilatatrici.
È stato interessante scoprire che alcuni farinacei e il cioccolato possono anch’essi aggravare la couperose.
Perfino tratti caratteriali (come la timidezza) possono essere responsabili dell’ eventuale comparsa di questo inestetismo: l’ arrossire frequente dovuto alla timidezza potrebbe danneggiare l’ elasticità delle pareti dei capillari. È proprio la perdita di elasticità e la conseguente dilatazione permanente dei capillari a provocare la couperose.
Gli ormoni, giocando un ruolo importante nella vasodilatazione, contribuiscono a questo fenomeno (in particolare in gravidanza, in menopausa, durante il periodo di assunzione della pillola anticoncezionale e di cortisone).
Fra i fattori esterni, i maggiori responsabili sono gli agenti atmosferici: bruschi sbalzi di temperatura (a cui sono sottoposti in particolare marinai, contadini, cuochi), vento, umidità, esposizione prolungata al sole (anche d’ inverno).
Detergere il viso con saponi o detergenti aggressivi, usando anche acqua calda o fredda può danneggiare il microcircolo. Per questo è consigliabile usare solo acqua tiepida e detergenti delicati.
Limitare l’ uso di spezie e cibi piccanti, anch’essi responsabili della vasodilatazione e sostanze che provocano un maggior afflusso di sangue in superficie come il ginepro, la canfora, la verbena, il pino e il timo.
Poiché l’ argomento è vasto, mi piacerebbe continuare ad approfondirlo nella prossima rubrica.
Appuntamento a marzo con i comportamenti da tenere e il make-up più appropriato per coprire questo inestetismo.
Buono a sapersi. Spiegazione chiara e molto elementare. Complimenti a chi scrive.
Vito
grazie