Sabina Zicolella: da fashion blogger a digital export manager/ Sabina Zicolella from fashion blogger to Digital Exportmanager

Sabina Zicolella: da fashion blogger a digital export manager/ Sabina Zicolella from fashion blogger to Digital Exportmanager

Alla base di tutto c’è la passione per la moda , intesa come capacità di interpretare ed esprimere l’evoluzione delle tendenze attraverso la valorizzazione dell’eleganza femminile. Sin da ragazzina vedevo mia sorella Antonietta creare abiti splendidi, infatti lei ha un’esperienza più che trentennale nel settore moda, anche come insegnante abilitata della Guarino Scuola Moda di Roma. Ho imparato da lei tutto il lavoro sartoriale, la creazione dei cartamodelli, la minuziosità dei particolari, il colpo d’occhio, come valorizzare il corpo di una donna con il modello più adatto (consulenza d’immagine). Poi imparai anche ad accorgermi di come poter modificare un modello alla prima misura, come scendeva meglio.. tutti quei piccoli accorgimenti che se attuati cambiano la visuale di un abito. Ad esempio anche solo accorciare o allungare l’orlo fa cambiare un abito, in base al modello ovviamente. Questa passione trasmessami da Antonietta me la sono portata dietro per anni, ma il mio settore era un altro.. avevo cominciato a lavorare come impiegata amministrativa. 

Oltre le normali mansioni di amministrativa aiutavo l’azienda anche ad avere visibilità all’estero, tramite contatti sul web e nelle fiere, mi piace molto entrare in contatto con persone di diversa lingua e cultura; questo è il lavoro che ho fatto per tanti anni.

Però la passione per la moda, che non mi ha mai abbandonata, la voglia di condividere queste capacità con mia sorella e la mia grande caparbietà, mi portarono ad avere la possibilità di abilitarmi come insegnante della Guarino Scuola Moda di Roma. Di lì non ho mai smesso di voler trasmettere agli altri la passione per la modellistica e la creazione del made in Italy.

Alcuni pensano che il lavoro sartoriale non serva, sia superato invece è il contrario perchè si parte sempre dalle basi, dalla creazione del cartamodello per poi impiegare queste conoscenze ai programmi di modellistica cad in commercio. Se non si conosce la modellistica…come si fa ad applicarla? Versace diceva: “Io sono un sarto” perchè ciò che aveva imparato nella sartoria della madre era sempre valido.

“Io sono un sarto. Quando sono arrivato a Milano da Reggio Calabria tutto quello che avevo imparato da mia madre l’ho dovuto dimenticare perchè c’erano altri termini, altre tecnologie. Poi man mano ho scoperto che il suo insegnamento era ancora valido. Ho scoperto che il vero artista è l’artigiano. Mi fanno ridere certi stilisti che dicono di non essere sarti. Certo, visti i loro abiti, salta subito all’occhio. Secondo me invece il vero artista è quello che realizza le cose con le sue mani. Uno stilista quindi DEVE ESSERE UN SARTO”.

“I am a tailor. When I arrived in Milan from Reggio Calabria everything I had learned from my mother I had to forget because there were other terms, other technologies. Then as I found out that his teaching was still valid. I found out that the real artist is the craftsman. I’m made to laugh at certain designers who say they’re not tailors. Of course, given their clothes, it immediately pops to the eye. In my opinion, the real artist is the one who makes things with his own hands. A stylist therefore MUST BE A TAILOR”.

Cito alcune frasi del mitico Giorgio Armani:

Nella società dell’apparire occorre apparire, ma l’essere oggi rappresenta ancora un valore fondamentalmente. Ritengo che l’apparire abbia breve durata, ma l’essere sia per la vita.

Lo stile consiste nel corretto bilanciamento tra sapere chi sei, che cosa va bene per te e come vuoi sviluppare il tuo carattere. I vestiti diventano l’espressione di questo equilibrio”.

Semplicemente, non ho mai amato la creatività fine a se stessa, l’esplosione di fantasia capace giusto di stupire e lasciare a bocca aperta con creazioni che poi di indossabile non hanno nulla. Anche il più alto volo di fantasia per me deve avere un senso. Deve tradursi in un capo, in un accessorio che poi una donna e un uomo saranno in grado di portare”

Condividiamo pienamente il pensiero di Re Giorgio, in quanto in ogni nostra creazione cerchiamo di esprimere la nostra fantasia, unita all’espressione della personalità di chi deve indossare il capo.

 

Presto io ed Antonietta ci siamo accorte che internet non è solo Bari o la fiera del Levante ma è interagire con un mondo di persone che ascoltano i tuoi consigli e apprezzano quello che scrivi, questo ci ha spinte a diventare influencer aprendo questo sito un paio d’anni fa e ben presto potrete trovare i nostri corsi on line.

Il passo successivo è stato comprendere che il business non è fare cartamodelli o corsi di cucito per il mercato locale, ma vendere eleganza e stile italiano nel mondo. Di qui l’evoluzione da blogger a export manager digitale, che lavorando da remoto riesce a entrare in contatto con partner e corrispondenti residenti in tutto il mondo.

Accompagnare le aziende nei loro progetti export però non è facile: non basta attrarre l’attenzione e parlare con i potenziali buyer: ci sono problematiche di lingua, cultura del Paese, spedizione, pagamenti e NESSUNO PUO’ FARE DA SOLO.

Di qui l’ingresso nella rete Italybureau che include 150 exportmanager variamente specializzati, e l’adesione all’associazione UniexportManager che ogni settimana riunisce i propri associati per scambiarsi contatti ed esperienze. 

Grazie all’export collaborativo ora posso realizzare il mio sogno: diventare blogger internazionale che diffonde uno stile di vita dove il made in Italy e l’eleganza femminile sono il driver di un modello di business che traina i prodotti artigianali e le valenze del territorio pugliese. 

Potete scrivermi a sabina.zicolella@italybureau.it partecipate alle iniziative di export collaborativo digitale che stiamo proponendo per trasformare in opportunità di export i problemi della pandemia.

 

 

ENGLISH VERSION

At the base of everything is a passion for fashion, understood as the ability to interpret and express the evolution of trends through the enhancement of feminine elegance. Ever since I was a little girl, I have been watching my sister Antonietta create beautiful clothes. In fact, she has more than 30 years’ experience in the fashion sector, including as a qualified teacher at the Guarino Scuola Moda in Rome. I learned from her all the tailoring work, the creation of the patterns, the minuteness of the details, the glance, how to enhance a woman’s body with the most suitable model (image consulting). Then I also learned how to modify a model at the first size, how it could go down better… all those little tricks that, if implemented, change the vision of a dress. For example, even just shortening or lengthening the hemline changes a dress, depending on the model of course. I carried this passion passed on to me by Antonietta for years, but my sector was different… I had started working as an administrative employee.

In addition to my normal administrative duties, I also helped the company to gain visibility abroad, through contacts on the web and at trade fairs. I really like coming into contact with people of different languages and cultures; this is the work I did for many years.

However, my passion for fashion, which has never abandoned me, my desire to share these skills with my sister and my great stubbornness, led me to the possibility of qualifying as a teacher at the Guarino Fashion School in Rome. From there, I never stopped wanting to pass on my passion for pattern-making and the creation of Made in Italy to others.

Some people think that sartorial work is useless, that it is outdated, but it is the opposite, because you always start from the basics, from the creation of the pattern and then use this knowledge in the cad modeling programs on the market. If you don’t know pattern making… how can you apply it? Versace used to say: ‘I am a tailor’ because what he learned in his mother’s tailor shop was still valid.

 

 

“I am a tailor. When I arrived in Milan from Reggio Calabria everything I had learned from my mother I had to forget because there were other terms, other technologies. Then I gradually discovered that her teaching was still valid. I discovered that the true artist is the craftsman. Some designers who say they are not tailors make me laugh. Of course, when you see their clothes, it’s immediately obvious. In my opinion, however, the true artist is the one who makes things with his hands. So a designer MUST BE a tailor.

I would like to quote a few phrases from the legendary Giorgio Armani:

In the society of appearing, it is necessary to appear, but being still represents a fundamental value today. I believe that appearing is short-lived, but being is for life.

“Style is about the right balance between knowing who you are, what is good for you and how you want to develop your character. Clothes become the expression of this balance.”

“I’ve simply never liked creativity for its own sake, the explosion of fantasy that can only amaze and leave you speechless with creations that have nothing wearable about them. Even the highest flight of fancy has to make sense to me. It has to be translated into a garment, into an accessory that a woman or a man will be able to wear.

We fully share the thoughts of King Giorgio, as in each of our creations we try to express our imagination, combined with the expression of the personality of the person who has to wear the garment.

Antonietta and I soon realised that the internet is not just about Bari or the Levante trade fair, it is about interacting with a world of people who listen to your advice and appreciate what you write. This led us to become influencers by opening this website a couple of years ago and soon you will be able to find our courses online.

The next step was to understand that the business is not to make patterns or sewing courses for the local market, but to sell Italian elegance and style around the world. Hence the evolution from blogger to digital export manager, who works remotely and is able to get in touch with partners and correspondents all over the world.

 

Accompanying companies in their export projects, however, is not easy: it is not enough to attract attention and talk to potential buyers: there are problems of language, culture of the country, shipping, payments and NO ONE CAN DO IT ALONE.

This is why I joined the Italybureau network, which includes 150 export managers of various specialisations, and why I joined the UniexportManager association, which brings its members together every week to exchange contacts and experiences.

Thanks to the export collaborative I can now realise my dream: to become an international blogger who spreads a lifestyle where made in Italy and feminine elegance are the drivers of a business model that drives the handicraft products and the values of the Apulian territory.

You can write to me at sabina.zicolella@italybureau.it participate in the digital collaborative export initiatives that we are proposing to transform the problems of the pandemic into export opportunities.

 

 

 

 

 

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